La tranquillità dell'animo

LA TRANQUILLITÀ DELL'ANIMO

Seneca

Introduzione di Gianfranco Lotito
Traduzione e note di Caterina Lazzarini

BUR - Classici Greci e Latini

"Optimus pecuniae modus est qui nec in paupertatem cadit nec procul a paupertate discedit"

[9] E a noi piacerà questa misura, se prima ci sarà piaciuta la parsimonia, senza la quale non ci sono ricchezze bastanti e con la quale invece tutte sono abbastanza estese, tanto piu` che il rimedio è vicino e la stessa povertà puo`, chiamata in aiuto la frugalità, tramutarsi in ricchezza. Abituiamoci a rimuovere da noi lo sfarzo e a misurare l'utilità, non gli ornamenti delle cose. Il cibo domi la fame, le bevande la sete, il piacere sia libero di espandersi entro i limiti necessari; impariamo a sostenerci sulle nostre membra, ad atteggiare il modo di vivere e le abitudini alimentari non alle nuove mode, ma come suggeriscono le tradizioni; impariamo ad aumentare la continenza, a contenere il lusso, a moderare la sete di gloria, a mitigare l'irascibilità, a guardare la povertà con obiettività, a coltivare la frugalità anche se molti se ne vergogneranno, ad apprestare per i desideri naturali rimedi preparati con poco, a tenere come in catene le speranze smodate e l'animo che si protende verso il futuro, a fare in modo di chiedere la ricchezza a noi piuttosto che alla sorte.
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