LARICE

larice larix decidua Miller
Fam. Pinaceae
Orto botanico del Monte Baldo, Novezzina

CENNI DESCRITTIVI

unica conifera europea che perde le foglie d'autunno, assumendo delle bellissime tonalità tra il bronzo e il dorato nei mesi di ottobre e novembre. Le foglie aghiformi, leggere e lunghe circa 2 centimetri, sono raccolte in fascetti di 30-40 disposti lungo i rametti e al loro apice. Di aspetto elegante e leggero, quest'albero può raggiungere e superare i 50 metri di altezza, con una potente radice profonda che gli permette di resistere ad ogni avversità atmosferica.

DOVE SI TROVA

tipico della media e alta montagna, cerca i terreni ghiaiosi e umidi, dove forma boschi radi su pendii anche molto ripidi.

DOVE PIANTARLO

è ottimo in montagna per costruire barriere frangivento, che danno una gradevole ombra in estate e lasciano passare tutta la luce in inverno.

COME UTILIZZARLO

i rametti lunghi e flessibili consentono di intrecciare verdissimi cestini; la corteccia tenera e molto spessa è ottima per lavori di piccolo intaglio. Il legno resiste bene alle intemperie, per cui serve per l'esterno delle abitazioni (scuri, porte, balconi e tegole).

CURIOSITÀ

si inerpica sulle rocce fino alle quote più alte, dove vive isolato sulle cenge, tanto che fu chiamato "l'albero degli alpini", perché durante la grande guerra era l'albero che permetteva a quei soldati di trovare un po' di legna per scaldarsi e per costruire dei ripari dove rifugiarsi.
Le "scandole", cioè le tegole di legno che coprono i vecchi fabbricati alpini, sono ricavate dai migliori larici.

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