FRANGOLA (Rhamnus frangula)

Questa Rhamnaceae cresce rapidamente sotto forma di grande arbusto o piccolo albero a foglia caduca, frequente nel sottobosco dei saliceti, degli alneti e delle foreste igrofile, su suoli con ristagno idrico o periodicamente umidi; prospera anche su terreni poveri di sostanze nutritive. È diffusa in tutta l'Europa centrorientale fino ai 1000 metri di quota. Altezza massima: 5m.
Chioma: irregolarmente globosa.
Corteccia: rossastra con numerose lenticelle chiare.
Foglie: semplici, ovali ellittiche e con margine intero, leggere e di un bel verde acceso, contornate di giallo in autunno.
Fiori: raccolti in fascetti ascellari, bianco-verdastri e con 5 petali; fioriscono da maggio ad ottobre.
Frutti: frangola - frutti piccole drupe sferiche, diametro 0,5-1 cm, di colore rosso cangiante al nero a maturazione; sono tossici per l'uomo, ma molto appetiti dall'avifauna.
Usi: Vengono usate per scopi medicinali (lassativo) varie parti dell'intera pianta. Risulta tossica se presa in dosi massiccie. Viene anche utilizzata per rinfoltire i sottoboschi nei rimboschimenti lungo i corsi d'acqua, su terreni acidi e poveri.
La frangola presente un rilevante interesse apistico per le lunghe fioriture molto appetite dalle api. I frutti sono ricercati da molte specie di uccelli e, come i fiori, sono disponibili per un lungo periodo (da luglio a novembre).

fonte: CESPEVI - Centro Sperimentale per il Vivaismo di Pistoia