L'effetto serra: cause


fonte: I.T.C. Paradisi - Vignola

L'atmosfera che circonda la terra è una parte fondamentale del nostro pianeta, indispensabile al mantenimento della vita. La sua composizione chimica varia con l'altitudine e i gas che sono presenti nei vari strati, in diverse percentuali e a volte solo in tracce, interferiscono profondamente nelle interazioni Terra-Sole assumendo un ruolo importantissimo nella regolazione del clima.

L'anidride carbonica, in particolare, forma una sorta di "coperta" di gas che mantiene la terra calda rispetto a valori medi costanti. Come succede in una serra, dove la funzione che l'anidride carbonica svolge nell'atmosfera viene compiuta dalle lastre di vetro, l'energia solare arriva a terra dove viene parzialmente assorbita e in parte riflessa. Questo calore riflesso però viene di nuovo riflesso, dal vetro nel caso della serra, dall'anidride carbonica nel caso dell'atmosfera, a terra: è come se una parte del calore venisse intrappolato determinando così un aumento della temperatura al suolo.

La presenza dell'anidride carbonica nell'atmosfera, fino a una certa concentrazione, consente quindi il mantenimento del clima attuale, mentre un suo eccessivo aumento porta a un progressivo aumento anche della temperatura sul pianeta.

Sono principalmente due le attività umane che contribuiscono drammaticamente all'aumento dell'anidride carbonica atmosferica. Da una parte l'ossidazione dei composti di carbonio che formano i combustibili fossili Fabbrica inquinante (carbone, petrolio e gas bruciati per ottenere calore ed energia: scarichi delle automobili, degli impianti di riscaldamento e delle industrie a carbone che producono energia elettrica, ecc.) a cui si aggiungono anche gli effetti degli incendi di boschi e foreste. Dall'altra parte il disboscamento massiccio che determina una drastica riduzione del processo di assorbimento del carbonio e di immissione dell'ossigeno da parte delle piante attraverso la fotosintesi. Dal tempo della Rivoluzione industriale ad oggi c'è stata una crescita esponenziale della produzione mondiale di carbonio. Si calcola che la quantità totale di carbonio presente nell'atmosfera sia di 700 miliardi di tonnellate di cui 85 miliardi di tonnellate immessi negli ultimi due secoli. Se la tendenza attuale di consumo sfrenato delle risorse fossili e non rinnovabili continuerà invariata, la quantità di anidride carbonica presente nell'atmosfera terrestre raddoppierà nel giro di circa 50 anni.

emissioni pro capite

Dall'altra parte ogni minuto 40 ettari di foresta tropicale scompaiono dalla faccia della Terra per mano dell'uomo; ogni giorno 50.000 ettari vengono disboscati; ogni anno circa 15.000.000 di ettari di verde vengono definitivamente distrutti. La ricerca di nuove terre coltivabili o da impiegare per il pascolo e la produzione di hamburger per i paesi ricchi, nel breve termine di una vita umana, 80 anni circa, cancellerà dalla faccia della terra le foreste tropicali; in Amazzonia, in Messico e in America centrale, dove i 2/3 delle foreste esistenti sono state già abbattute, si presume che entro 20 anni si possa arrivare alla loro totale distruzione. Non bisogna comunque dimenticare che anche l'Italia era un tempo fittamente ricoperta di alberi, prima che la Rivoluzione industriale, con il carbone da legna come principale risorsa energetica, portasse alla distruzione di gran parte dei boschi dell'Umbria e della Sardegna, del Tavoliere pugliese e della Calabria. Infine, le foreste europee subiscono anche l'aggressione delle piogge acide, delle quali parleremo in seguito, e quelle italiane vengono decimate ogni anno dagli incendi, spesso dolosi e comunque sempre legati all'incuria con cui viene gestito il patrimonio boschivo.

L'installazione di apparecchiature di grande precisione a Mauna Loa, nelle isole Hawaii, e nelle basi USA in Antartide, ha permesso di registrare con esattezza inequivocabile l'aumento esponenziale del tasso di anidride carbonica atmosferica in questi ultimi decenni, a cui corrisponde un modesto aumento di circa mezzo grado della temperatura terrestre. Ma se, come si prevede, la quantità di anidride carbonica presente nell'atmosfera terrestre effettivamente nei prossimi 50 anni raddoppierà, si stima un aumento medio di temperatura di circa 3 gradi, con oscillazioni, in più o in meno, di un grado e mezzo. Parallelamente, la temperatura del Polo Nord subirebbe un aumento di 7-8 gradi.

È stato calcolato che variazioni di temperatura di quest'ordine di grandezza debbano essere molto simili a quelle che separarono le maggiori epoche geologiche, e che possano indurre gravi variazioni ambientali e biologiche, simili a quelle avvenute in quei periodi. Questa volta, però, le stesse variazioni che si attuarono col lento trascorrere delle ere, si realizzerebbero entro poche decine di anni: come se il tempo geologico venisse accelerato, dando luogo a una rapida e forse traumatica evoluzione fisico-chimica e biologica della Terra.

Si può dunque affermare con B. Bolin, uno dei massimi esperti mondiali di problemi climatici, che "l'uomo ha iniziato senza accorgersene una sorta di esperimento geochimico e climatico globale che può facilmente sfuggire a ogni controllo". L'apprendista stregone fa esperimenti su se stesso, senza sapere quali saranno le conseguenze e senza sapere come controllarle.

© 1996, Graziano Galassi, I.T.C. PARADISI - VIGNOLA