CIPRESSO

cipresso Cupressus sempervirens L.
Fam. Cupressaceae
Villa Sparici-Landini, Sona

CENNI DESCRITTIVI

"gode" la fama di albero cimiteriale: in realtà è quel bellissimo albero che fa da contrappunto slanciato e scuro al grigio perla dell'ulivo nella nostra collina ed in tutto il lago di Garda. Si riconosce per la forma inconfondibile, per le foglie piccolissime che sembrano delle scaglie minute attorno ai rametti, per la corteccia scura che si "sfilaccia" in scaglie verticali lunghe e sottili.

DOVE SI TROVA

dalla pianura fino all'alta collina a formare alberature di viali e vialetti, gruppi nei parchi e nei boschi artificiali.

DOVE PIANT ARLO

ovunque, anche in terreni poveri e superficiali, ricordando che vuole molto sole ed una buona distanza tra pianta e pianta.

COME UTILIZZARLO

da vivo per frangivento o quinta verde, per siepi di qualsiasi altezza, per trarne medicinali per la circolazione sanguigna; dopo l'abbattimento per farne mobili di pregio, in quanto il legno ha grana finissima e contiene delle sostanze volatili che tengono lontane le tarme e gli insetti in genere. Inoltre il legno di cipresso non è attaccabile dai funghi, per cui non imputridisce: porte di chiese medioevali fatte con questo legno sono ancora integre.

NOTIZIE PARTICOLARI

pare originario del mar Egeo, introdotto da millenni come albero da giardino, ormai perfettamente naturalizzato fino a formare boschi semispontanei in Toscana. Da noi si riproduce naturalmente da seme senza difficoltà.

CURIOSITÀ

il tipo colonnare e quello a rami quasi orizzontali, ritenuti erroneamente maschio e femmina, sono in realtà soltanto forme diverse della stessa specie ed entrambe portano i caratteri sia maschili che femminili.

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